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Time Heist

Il TARDIS o la TARDIS? Questo è il dilemma


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TARDIS (pl. TARDISes)

nome La macchina del tempo e navicella spaziale usata dal Dottore nella serie tv fantascientifica “Doctor Who”, più grande all’interno di quanto il suo aspetto esteriore (quello di una cabina della polizia) possa suggerire.

fonte: TARDIS – Wiktionary

Come sappiamo, TARDIS sta per “Tempo e relative dimensioni nello spazio“. Si tratta, contemporaneamente, di una macchina del tempo e di un’astronave con l’aspetto di una cabina telefonica in cui il Dottore viaggia attraverso diverse epoche e diversi mondi.

Ma la domanda fondamentale è: sarà un nome maschile o femminile? Dobbiamo chiamarlo la TARDIS o il TARDIS? In inglese è raro trovare questa distinzione. Nei dizionari non appare il nostro rassicurante “m” o “f” a toglierci dall’imbarazzo e, pertanto, ci affidiamo all’orecchio, che suggerisce una maggiore musicalita ne “il TARDIS” piuttosto che ne “la TARDIS”.

E crediamo che anche la SEDIF (Società Edizioni Italiane Film), la quale ha preso per prima le redini del doppiaggio della serie, abbia ragionato per musicalità. Non prendeteci per malfidati, ma non crediamo che la scelta sia stata fatta perché la prima parola dell’acronimo è un sostantivo maschile. Dunque lo studio Multimedia Network, che si è occupato del doppiaggio dalla quarta stagione in poi, ha continuato sulla stessa strada.

Ma “macchina del tempo”, “astronave” e “cabina della polizia” non sono tutti sostantivi femminili? In italiano stabilire il genere degli acronimi è difficile: la RAI, la CGIL e la FIAT sono femminili perché i primi nomi della sigla lo sono, ma il LASER (che peraltro scriviamo ormai tutto in minuscolo) è maschile anche se l’acronimo sta per “Amplificazione della luce attraverso un’emissione stimolata di radiazioni” e il genere è forse dato dal fatto che il laser viene utilizzato attraverso dei macchinari.

In Inglese, però, il fatto che si tratti di un’astronave/cabina/macchina del tempo, la rende automaticamente donna: possiamo notarlo in varie citazioni, ma soprattutto in quella al minuto 16:16 del primo episodio della sesta stagione, “The Impossibile Astronaut”.

The TARDIS can’t resist them. Like a moth to a flame. She loves a party, so I give her 1969 and NASA ’cause that’s space in the 60s. And Canton Everett Delaware the Third. And this is where she‘s pointing.

Un’altra schiacciante prova è data dall’intero episodio “The Doctor’s Wife” (stagione sei, episodio quattro), in cui l’anima della navicella è “trapiantata” nel corpo di una donna.

Dobbiamo quindi cominciare a chiamarla la TARDIS? Per questioni di correttezza formale sì, ma non possiamo cambiare l’impostazione che abbiamo ricevuto, poiché ormai “il TARDIS” fa parte del nostro comune linguaggio ed è canon nel doppiaggio italiano.




Alessandro e Chiara, whovians d'annata e fanguys della peggior specie. A colazione mangiano pane e energia di rigenerazione.